Accrescere il valore REI del legno con la vernice ignifuga FIREWALL
La vernice ignifuga per il legno Firewall è tecnologia al servizio della protezione dal fuoco
La complessità degli interventi e l’applicazione delle misure che garantiscono la sicurezza di un edificio, il concetto di protezione dal fuoco, prevedono sia azioni specifiche volte a ridurre sensibilmente i fattori di rischio sia l’adozione di misure di contenimento dei danni alle persone, le cose e sulla struttura stessa.
È da questo presupposto che è necessario partire per inquadrare le disposizioni normative in termini di protezione attiva e protezione passiva.
E sempre questo, è il principio applicato in fase di progettazione delle strutture, per le quali si adotteranno misure capaci di soddisfare una duplice esigenza: la prevenzione da un lato, quando s’interviene sulla riduzione del rischio d’innesco di un incendio; la protezione dall’altro, quando si agisce sul contenimento massimo dei danni qualora si verifichi l’evento.
Gli strumenti identificati come afferenti alla protezione passiva sono quelli di cui ci occupiamo, poiché fra di essi sono presenti la vernice ignifuga per il legno e le pitture intumescenti.
Cosa avviene quando scoppia un incendio
Gli incendi comunemente detti, sono frutto di una reazione chimica determinata dall’interazione di un combustibile, ovvero il materiale soggetto a incendiarsi, e un comburente, ovvero l’ossigeno. In presenza di una fonte d’innesco, come una fiamma diretta o un eccessivo surriscaldamento, la reazione chimica fra questi due elementi ha inizio. L’incendio si autoalimenta fin quando sussistono i due elementi coinvolti in una proporzione sufficiente a garantirne il perdurare. Durante l’evento incendiario vengono emessi gas e la temperatura interna raggiunge picchi particolarmente elevati.
Dallo scoppio, all’evoluzione in un incendio si distinguono fasi differenziate, in base alle quali si identificano le misure da adottare e la possibilità d’intervento.
- La fase d’innesco e iniziale propagazione dell’incendio
- Il flash-over anche detta fase dell’incendio generalizzato, nel corso della quale ogni combustibile presente brucia, la temperatura si alza velocemente e la propagazione è rapida e incontrollata.
- L’incendio vero e proprio
- La progressiva attenuazione dell’evento incendiario e il termine dello stesso
È dunque facile comprendere come il rischio d’incendio di una struttura sia fortemente determinato dalla qualità dei materiali presenti al suo interno, ovvero degli elementi che nella reazione chimica appena descritta, rappresentano il combustibile.
La normativa a questo punto è intervenuta sulle definizioni e ha chiarito in funzione delle caratteristiche dei materiali, gli standard d’intervento.
R.E.I la resistenza al fuoco dei materiali
La resistenza al fuoco si definisce come l’attitudine di un materiale da costruzione a mantenere, in presenza di particolari condizioni termiche protratte per un dato tempo:
- R- Resistenza, ovvero la capacità di mantenere resistenza meccanica.
- E – Tenuta, ovvero la capacità di un materiale di non consentire il passaggio delle fiamme e non produrne a sua volta, insieme a gas e vapori
- I – Isolamento, ovvero la capacità di un materiale di non trasmettere calore
Sulla base di queste caratteristiche espresse da ciascun materiale, la normativa ha stilato le classi di resistenza al fuoco dei materiali stessi e ha previsto, le opportune metodiche d’intervento.
La classificazione REI di un materiale esprime in minuti primi la sua capacità di resistere e proteggere dal fuoco una struttura portante. In presenza di strutture non portanti il legislatore richiede espresso riferimento ai soli dati di tenuta (E) e l’isolamento (I).
L’attribuzione del valore R.E.I a un materiale avviene a seguito di specifici test di laboratorio. Viene fedelmente riprodotto l’evento incendiario, quindi verificato il comportamento del materiale in base ai criteri descritti. Il valore finale conseguito dal materiale, si riferisce al tempo massimo di resistenza prima che sopraggiunga il collasso della struttura.
Come cambia il valore R.E.I del legno con l’applicazione della vernice ignifuga per il legno Firewall
La vernice ignifuga per il legno e le pitture intumescenti Firewall sono state messe a punto con il preciso obiettivo di modificare la naturale combustibilità del legno.
L’applicazione della vernice ignifuga consente il rivestimento del legno con un film protettivo capace di ritardare ed evitare la propagazione delle fiamme in modo sostanziale nell’unità di tempo.
Si consideri infatti che la vernice ignifuga e le vernici intumescenti Firewall, intervengono sulla superfice lignea esposta a una temperatura superiore ai 200° C sfruttando tre differenti meccanismi:
- L’emissione di gas che allontana l’ossigeno, elemento comburente della reazione, rallentando notevolmente, spesso arrestando completamente, il propagarsi delle fiamme.
- La formazione dell’intumescenza; 1 mm di film di vernice ignifuga produce diversi millimetri di schiuma carboniosa, uno strato forte e compatto che ricopre la superficie lignea proteggendola dall’innalzamento della temperatura.
- La vetrificazione; date precise condizioni ambientali, il film di vernice vetrifica, ovvero sviluppa uno strato termoisolante di grande resistenza che blocca il propagarsi delle fiamme.
L’applicazione della vernice ignifuga consente di modificare il normale comportamento del legno come materiale combustibile, ne aumenta notevolmente la resistenza innalzando in modo sostanziale il valore R.E.I. del legno impiegato nella realizzazione di strutture portanti e non.
I cicli ignifughi Firewall RAF-RF120 e RAF-RF90 sono prodotti vernicianti certificati in Classe R120 e R90 di resistenza al fuoco.