Teatro alla Scala di Milano
I teatri sono il tempio della cultura. Un tempio in cui il legno ha una parte da protagonista: dal palcoscenico alle sedute, dai palchi ai soffitti e le decorazioni. Il tour di Firewall per i teatri più belli al mondo fa tappa al Teatro alla Scala di Milano, per tutti, semplicemente “la Scala”. Fondata nel 1776, è da allora sede dell’omonimo coro, dell’orchestra, del corpo di ballo e, dal 1982, anche della Filarmonica.
LA STORIA
Il Teatro alla Scala di Milano venne costruito nel 1776, per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, sulle ceneri del Teatro Ducale, andato distrutto in un incendio divampato nel febbraio dello stesso anno. L’inaugurazione avvenne nel 1778 con l’esecuzione di Europa riconosciuta, composta per l’occasione da Antonio Salieri. Il nome deriva dal luogo sul quale il teatro venne edificato: il sito della chiesa di Santa Maria alla Scala. La progettazione fu affidata all’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini, che si attenne a criteri di massima funzionalità e diede alla sala una forma a ferro di cavallo, ritenuta all’epoca la migliore per l’acustica.
Nel 1812, con l’avvento di Rossini (La pietra del paragone), la Scala divenne il teatro per antonomasia del melodramma italiano, un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo che continua fino a oggi. Fra il 1822 e il 1825 vengono eseguiti Chiara e Serafina di Gaetano Donizetti (1797-1848) e Il pirata di Vincenzo Bellini (1801-1835). Nel 1839, Oberto, Conte di San Bonifacio apre l’era di Giuseppe Verdi (1813-1901), il compositore che più di ogni altro è legato alla storia della Scala. Nel 1920 Arturo Toscanini (1867-1957) assume la direzione artistica e promuove una radicale riforma del teatro. Raccoglie l’eredità musicale di Verdi, ma apre alle opere di Wagner.
In parallelo ai direttori vanno ricordate le voci (Maria Callas, Renata Tebaldi, Leyla Gencer, Giulietta Simionato, Mirella Freni, Shirley Verrett, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano, Carlo Bergonzi, Luciano Pavarotti, Placido Domingo, Nicolai Ghiaurov, Piero Cappuccilli), i registi (Luchino Visconti, Franco Zeffirelli, Pier Luigi Pizzi, Luca Ronconi), e i coreografi e ballerini (Leonide Massine, George Balanchine, Rudolf Nureyev, Carla Fracci, Luciana Savignano): insieme hanno reso grande la Scala.
LA DIREZIONE DI CLAUDIO ABBADO
Nel 1965, Claudio Abbado debutta alla Scala con la Seconda sinfonia di Mahler. Nel 1968 diviene direttore musicale dell’orchestra e nel 1972 direttore musicale del teatro, del quale assumerà anche la direzione artistica nel 1977-79. Tre anni più tardi, fonda anche la Filarmonica della Scala Fino al 1986, anno del suo congedo dalla Scala, esegue fra l’altro Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, L’Italiana in Algeri, Il viaggio a Reims di Rossini, Simon Boccanegra, Macbeth, Aida, Don Carlo, Un ballo in maschera di Verdi, Boris Godunov di Musorgskij, Wozzeck di Berg, Lohengrin di Wagner, Pelléas et Melisande di Debussy.
LA STAGIONE DI RICCARDO MUTI
Nel 1986 Riccardo Muti assume la direzione musicale del teatro. Dal 1989 al 1998 riporta in scena le opere più amate di Verdi, Rigoletto, La traviata, Macbeth, La forza del destino, Falstaff e Don Carlo. dirige la trilogia italiana di Mozart-Da Ponte, oltre a Idomeneo e La clemenza di Tito. Affronta il Wagner di Parsifal e della Tetralogia, Fidelio di Beethoven, quattro opere di Gluck, Lodoïska di Cherubini, La donna del lago di Rossini, Nina, ossia la pazza per amore di Paisiello.
I RESTAURI DEL TEATRO ALLA SCALA
Fra il gennaio 2002 e il dicembre 2004, la Scala affronta un profondo intervento di restauro dell’edificio storico e di modernizzazione del palcoscenico. Per due anni il teatro degli Arcimboldi, nel quartiere della Bicocca, diventa il palcoscenico della Scala. Il 7 dicembre 2004, Riccardo Muti inaugura la Scala restaurata con Europa riconosciuta di Salieri, l’opera che aveva battezzato il teatro nel 1778. Nella primavera del 2005 Riccardo Muti lascia dopo diciannove anni la direzione musicale. Gli succede Stéphane Lissner, primo non italiano nella storia della Scala.
CURIOSITÀ SUL TEATRO ALLA SCALA
Dal 1951, per iniziativa di Victor De Sabata, la stagione della Scala si apre il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano. Di qui, in parte, il valore simbolico e anche extramusicale della serata.
IL MUSEO TEATRALE ALLA SCALA
Adiacente al teatro sorge il Museo teatrale alla Scala, che conserva una ricca collezione di dipinti legati al mondo dell’opera lirica e del teatro in generale (bozzetti scenografici, lettere, ritratti, autografi e strumenti musicali antichi), custodendo le tracce del passaggio di artisti, compositori e direttori d’orchestra. L’ingresso al museo consente l’affaccio sul teatro, dai palchi del terzo ordine, solo in assenza di prove, spettacoli o eventi aperti al pubblico.
Il Museo teatrale alla Scala è aperto da lunedì a domenica dalle ore 9 alle 17.30.