Reazione
al Fuoco
in Italia
Le norme antincendio che in Italia regolano la protezione passiva della Reazione al Fuoco fanno riferimento al DM 26/06/84 e successivo DM 03/09/01 “Classificazione di Reazione al Fuoco e omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi” e specificatamente per le essenze legnose il DM 06/03/92 “Norme tecniche e procedurali per la classificazione di Reazione al Fuoco e omologazione dei prodotti vernicianti ignifughi applicati su materiali legnosi”. La definizione di Reazione al Fuoco è il grado di partecipazione al fuoco di un materiale combustibile.
Classificazione italiana Reazione al Fuoco | |||||
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0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Incombustibile | Difficilmente infiammabile |
Infiammabile | Facilmente infiammabile |
Estremamente infiammabile |
Non classificabile |
Reazione
al Fuoco
in Europa
Le norme sono affiancate dal nuovo Regolamento Europeo n. 305/2011 – “Regolamento prodotti da costruzione” strettamente collegato al DM 10/03/2005 e al DM 25/10/2007 concernente “Classi di Reazione al Fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il requisito della sicurezza in caso d’incendio” che detta la procedura per classificare in Reazione al Fuoco i manufatti (marcatura CE) inseriti nelle strutture obbligate al rilascio del CPI (Certificato di prevenzione incendi).
Classificazione europea Reazione al Fuoco | ||||||
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A1 | A2 | B | C | D | E | F |
Incombustibile | Combustibile non infiammabile |
Difficilmente infiammabile |
Infiammabile | Facilmente infiammabile |
Estremamente infiammabile |
Inclassificabile |