L’Intelligenza Artificiale nella lotta agli incendi boschivi
La cosiddetta Intelligenza Artificiale (in sigla IA, o AI) è ormai una realtà pervasiva nella nostra società, andando ben oltre l’immaginario collettivo che la relegava a un semplice “giochino” per creare immagini o fornire risposte a domande banali. Oggi, l’IA si sta facendo strada in settori cruciali, come la lotta agli incendi — soprattutto quelli boschivi, ma non solo — dimostrando di essere una potente alleata nell’affrontare le sfide ambientali che minacciano il nostro pianeta.
Indice
Le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale per contrastare le stagioni degli incendi
Mentre l’acceso dibattito sull’Intelligenza Artificiale si concentra perlopiù sugli aspetti futuristici oppure sui rischi potenziali per la nostra esistenza, gli sviluppi tecnologici stanno già portando questi sistemi a diventare soluzioni concrete per affrontare problemi urgenti e cruciali. Tra questi, la crescente frequenza e gravità degli incendi boschivi.
L’aumento delle temperature globali e dei cambiamenti climatici hanno reso gli incendi boschivi una minaccia gravissima e difficile da affrontare. In questo contesto, l’IA offre un potenziale straordinario. Essa permette infatti di migliorare l’efficacia e la tempestività delle operazioni di prevenzione, monitoraggio e spegnimento degli incendi.
Un caso studio dalla California
Tempo fa abbiamo parlato di ALERTWildfire, una rete di migliaia di telecamere utilizzata soprattutto negli stati della costa occidentale degli USA per scoprire e localizzare i principi d’incendio.
Tale sistema funziona attraverso diverse sale di controllo fisiche, alle quali si aggiunge una piattaforma online alla quale chiunque può collegarsi per visualizzare le immagini in tempo reale e segnalare tempestivamente un rogo.
Seppur utilissima, questa soluzione presenta un grosso problema: tutte quelle immagini vanno effettivamente guardate. E con attenzione, per giunta. Un compito lungo e noiosissimo per qualsiasi essere umano.
È qui che entra in gioco l’IA, capace non solo di elaborare e interpretare enormi quantità di dati in tempi rapidi, ma anche di predire il comportamento del fuoco, determinarne dinamiche e propagazione, fornendo agli uomini sul campo informazioni fondamentali per operare con efficacia e in sicurezza.
Tutto questo si sta già sperimentando in California, uno dei territori più colpiti durante le sempre più terribili “stagioni degli incendi”. Progetti analoghi sono in fase di test anche nello stato di Washington e in Colorado. E dai primi risultati sembra che l’occhio dell’IA sia molto più efficiente di quello umano, tanto da lanciare l’allarme diversi minuti prima che qualcuno possa accorgersi di ciò che effettivamente sta succedendo.
L’Intelligenza Artificiale per riconoscere gli incendi dolosi e stimare i rischi d’incendio
Nel mondo sono molte le aziende e le università che stanno sviluppando tecnologie antincendio legate all’Intelligenza Artificiale.
Ad esempio ci sono già sistemi che oltre a essere “addestrati” per riconoscere l’inizio di un rogo, rilevando fiamme e fumo, possono individuare anche l’eventuale presenza umana sul posto dell’innesco, così da riconoscere gli incendi dolosi e, in caso, facilitare le indagini.
Il National Center for Atmospheric Research degli Stati Uniti, invece, sta studiando — in collaborazione con alcune università, con l’Agenzia Spaziale Europea — la capacità dell’IA di valutare il rischio d’incendio delle aree boschive stimando e classificando qualità e quantità di materiali vegetali combustibili, stilando con una buona precisione un inventario dei territori più suscettibili alla formazione di grandi incendi.
In generale, l’AI può essere fondamentale per:
- identificare l’origine e le cause degli incendi;
- ricostruire la sequenza di eventi che hanno portato all’incendio;
- prevedere il comportamento e lo sviluppo degli incendi;
- identificare il rischio che si inneschi un incendio.
Le sperimentazioni dei Vigili del Fuoco italiani con la robotica
Dal 2019 è attiva una interessante collaborazione tra l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), con sede a Genova, e l’Inail. La collaborazione si basa sulla messa a punto e la sperimentazione di un sistema robotico capace di affrontare compiti ad alto rischio, in modo tale da evitare l’esposizione di essere umani a tali pericoli. Parliamo di situazioni in cui sono coinvolte sostanze tossiche, radiazioni, potenziali esplosioni, o scenari in cui è difficile operare, come ambienti sottomarini, gallerie o macerie.
Questo sistema, basato su piccoli robot a quattro zampe potrà supportare anche i Vigili del Fuoco e la sperimentazione ha finora coinvolto il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di Genova.
Un’azione dimostrativa dell’uso del robot è stata svolta nel 2022 presso la Scuola di Formazione Operativa dei Vigili del Fuoco a Montelibretti (RM). Qui il video (dal minuto 3’00”).
Gli scenari futuri
Non siamo lontani dalla possibilità che l’IA possa essere in grado di calcolare con estrema precisione le dinamiche dei roghi: intensità, propagazione delle fiamme, ecc.
Ma gli scenari futuri sono ancora più affascinanti: ad esempio la capacità di incrociare rilevazioni satellitari, dati storici, telecamere di sorveglianza e sensori sul posto per “prevedere” un incendio prima che questo si verifichi.
Queste tecnologie entreranno sempre più in gioco in ogni tipo di incendio, andando così a potenziare notevolmente tutte le misure antincendio già presenti, da quelle attive a quelle passive, come le vernici ignifughe.