L’Europa raccomanda un maggiore utilizzo del legno nell’edilizia pubblica
L’Europa sta andando sempre di più verso la transizione ecologica e raccomanda agli Stati membri di utilizzare il legno per l’edilizia pubblica, che si tratti di costruire nuovi edifici o di riqualificare quelli già esistenti.
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La presidenza del Consiglio dell’Unione Europea punta sul legno per l’edilizia pubblica
La presidenza del Consiglio dell’Unione Europea viene affidata, a turno, ogni sei mesi, a un diverso Paese membro. Il 1º gennaio del 2023 si è insediato il nuovo presidente, lo svedese Ulf Kristersson.
Com’è noto, la Svezia è una delle nazioni più attente all’ecosostenibilità e da molti anni è all’avanguardia nell’impiego del legno nel settore delle costruzioni (tra l’altro nella città di Skellefteå sorge uno dei più alti edifici al mondo realizzati con questo materiale: il centro culturale Sara).
Non è quindi una sorpresa che, tra le molte iniziative intraprese, Kristersson abbia dato mandato al CESE, Comitato Economico e Sociale Europeo, di dare un parere esplorativo sul tema dell’utilizzo del legno nell’edilizia pubblica dei Paesi membri.
Lo scorso febbraio, a Bruxelles, il CESE ha organizzato un dibattito su questo argomento, fondamentale nell’ottica della cosiddetta transizione verde (o transizione ecologica). All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni europee e delle organizzazioni della società civile. Al termine dei lavori è stato redatto un documento, intitolato Edilizia in legno per la riduzione di CO2 nel settore edile.
Qualche giorno fa, il 25 maggio, tale documento è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea in forma di raccomandazione per gli Stati membri.
Di cosa parla il documento
Tra le conclusioni chiave e le raccomandazioni che il comitato ha emanato in seguito all’incontro ci sono:
- la necessità di promuovere un maggiore utilizzo del legno nell’edilizia per ridurre le emissioni di carbonio, garantendo una gestione forestale attiva e sostenibile;
- l’invito agli Stati membri a incrementare l’uso del legno negli edifici pubblici, poiché attualmente l’utilizzo è inferiore alla media generale;
- la raccomandazione ad adottare misure di sostegno alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione nel settore dei materiali da costruzione alternativi, compresi quelli a base di legno;
- il suggerimento di esaminare criticamente gli ostacoli normativi, giuridici e tecnici all’uso del legno nell’edilizia;
- l’auspicio perché vengano armonizzate le normative edilizie relative ai materiali da costruzione rinnovabili, oggi troppo eterogenee.
I dati a sostegno di un maggior impiego del legno nell’edilizia pubblica
Il documento cita anche alcune ricerche, secondo le quali:
- considerando la costruzione, il funzionamento e lo smaltimento dei materiali, gli edifici, nell’Unione Europea, sono responsabili del 40% circa del consumo energetico e del 33% circa delle emissioni di gas serra;
- ogni anno i prodotti in legno consentono di evitare circa il 10 % delle emissioni totali di gas serra;
- rispetto al calcestruzzo, il legno da costruzione permette di ridurre fino al 40 % delle emissioni di CO2;
- l’impiego del legno offre velocità di montaggio e di assemblaggio dei componenti, miglior rapporto tra resistenza strutturale e peso (rispetto ad altri materiali);
- grazie ai metodi di produzione, sempre più precisi, standardizzati e di qualità, il legno è adatto sia alla costruzione di nuovi edifici sia alla ristrutturazione degli edifici già esistenti.
Le questioni relative alla sicurezza sismica e antincendio
Come abbiamo già avuto modo di spiegare, parlando di come l’edilizia in legno in Italia stenti ancora a decollare, questo materiale è non solo tra i più ecosostenibili, nonché preziosi per il risparmio energetico. Un ulteriore vantaggio ricade anche nella questione sicurezza.
A livello sismico, infatti, il legno presenta proprietà meccaniche di resistenza e elasticità, capaci di assorbire energia ben più di altri materiali da costruzione.
E poi ci sono gli incendi: il CESE è d’accordo nel sostenere che «ricerche e progetti condotti di recente dimostrano che la costruzione in legno non è più problematica rispetto ad altri metodi di progettazione per quanto riguarda la sicurezza antincendio». Il Comitato dichiara addirittura « inaccettabile che il legno debba soddisfare criteri di prestazione diversi da quelli previsti per altri materiali. Il CESE raccomanda un’omogeneizzazione delle norme a livello europeo, indipendentemente dal tipo di materiale».
Per le norme attuali, tuttavia, esistono già prodotti in grado di garantire la massima sicurezza delle strutture e degli elementi in legno degli edifici. Si tratta delle vernici ignifughe della gamma Firewall di Renner Italia, che offrono cicli capaci di rallentare l’innesco dell’incendio, ritardare la propagazione delle fiamme e limitare l’emissione di gas tossici.
Essendo le vernici antincendio obbligatorie negli edifici pubblici, ci auguriamo che le raccomandazioni dell’Europa vengano sempre più ascoltate dai Paesi membri.