L’incendio del Teatro La Fenice di Venezia
Firewall racconta i grandi incendi della storia: tragedie che hanno portato morte e distruzione, generate da eventi naturali, dal caso o dall’intervento umano. Il 29 gennaio 1996 il Gran Teatro La Fenice di Venezia fu quasi raso al suolo da un incendio devastante.
La storia del Gran Teatro La Fenice
Ubicato nel Sestiere di San Marco in campo San Fantin, il Gran Teatro La Fenice è il principale teatro lirico di Venezia. È uno dei teatri più prestigiosi al mondo, vista la quantità e qualità di opere che in questo luogo magico sono state presentate.
È stato inaugurato nel 1792 da parte della Società dei palchettisti e altre famiglie nobili veneziane dopo diverse disavventure, tra cessione di terreni e proprietà. Costruito su progetto dell’architetto Giannantonio Selva, ha preso il nome dal mitologico e immortale uccello in grado di risorgere dalle proprie ceneri, di cui parlava Erodoto nelle sue Historíai.
Nell’Ottocento è stato sede di numerose prime assolute di opere dei più grandi compositori: da Gioachino Rossini a Vincenzo Bellini, da Gaetano Donizetti a Giuseppe Verdi e Igor’ Stravinskij.
Nel 1836 il primo incendio
Prima del grande incendio del 1996, un altro rogo coinvolse il teatro. Era il 13 dicembre 1836 e a causarlo fu probabilmente il cattivo funzionamento di una stufa che distrusse parte dell’edificio, risparmiando soltanto l’atrio e alcune sale.
In quell’occasione l’intero edificio venne ricostruito. I restauratori sostituirono le scene affrescate del Settecento con specchi e marmorini che mettevano in risalto l’architettura. Gruppi di putti a monocromo vennero affrescati nelle sette lunette del portico dal pittore Sebastiano Santi e fu issata sulla facciata la nuova insegna del teatro in oro e celeste.
Seguirono numerose opere di restauro, come quelle del 1937 e del 1976.
Il grande incendio del 1996
Erano le 20:58 del 29 gennaio 1996 quando alla centrale operativa dei Vigili del Fuoco di Venezia arrivò una chiamata: «Noi vediamo fumo, sembra dalla Fenice».
Giunti sul posto, i pompieri si resero immediatamente conto del disastro e furono da subito impegnati nelle operazioni di soccorso.
Oltre a tentare di salvare l’edificio, provarono ad arginare le fiamme affinché non si propagassero nelle abitazioni circostanti. Queste si salvarono ma il teatro, purtroppo, bruciò quasi interamente: rimase semi-indenne una sola parte delle Sale Apolinee e le mura portanti.
La notizia fece il giro del mondo, colpendo molto l’opinione pubblica, soprattutto quando si scoprì che l’incendio era di origine dolosa.
I responsabili del rogo erano due elettricisti che all’epoca lavoravano alla manutenzione del teatro. Essendo in ritardo con i lavori e non volendo pagare la penale, decisero di innescare quello che, nelle loro intenzioni, doveva essere solo un piccolo incendio: in questo modo il ritardo sui lavori sarebbe stato considerato giustificato. Purtroppo, però, le fiamme presero il sopravvento scatenando ben presto un rogo difficile da fermare. Entrambi gli uomini furono poi individuati e condannati a diversi anni di prigione.
La ricostruzione
Dopo la distruzione e la messa in sicurezza, partirono le operazioni di ricostruzione al motto di «Com’era, dov’era».
Dopo il dissequestro della zona, in tre mesi vennero rimosse tutte le macerie e successivamente venne indetto un bando, al quale parteciparono diverse imprese, sia italiane che estere. Se lo aggiudicò la A.T.I. Holzmann, che presentò un progetto dell’architetto Aldo Rossi. Nel 2001, però, dato che i lavori procedevamo molto più lentamente del previsto, l’impresa fu estromessa e venne indetto un nuovo bando, stavolta vinto da un consorzio di diverse aziende, che terminarono la ricostruzione nel maggio 2004.
Nel frattempo, dal 14 al 21 dicembre del 2003 il Gran Teatro La Fenice riaprì in via eccezionale per un settimana. A re-inaugurarlo, alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, fu un concerto diretto da Riccardo Muti.
Il documentario sull’incendio del Gran Teatro La Fenice di Venezia
Tra i Vigili del Fuoco in servizio la notte del 29 gennaio 1996 c’era Michele Barca. Anni dopo il disastro Barca iniziò a studiare regia e in seguitò lavorò a un documentario intitolato semplicemente L’Incendio della Fenice, realizzato grazie a filmati d’archivio e alle riprese di un suo amico che abitava in uno dei palazzi accanto al teatro.