Incendi boschivi, le raccomandazioni per la stagione estiva 2019
Organizzare i sistemi antincendio boschivo nell’ottica della “maggior efficienza possibile”, al fine di “garantire adeguati livelli di risposta”, avendo come priorità la “salvaguardia della vita, dell’integrità fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell’ambiente in generale”. È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 81 del 5 aprile 2019 un comunicato della presidenza del Consiglio in materia di “Attività antincendio boschivo per la stagione estiva 2019” contenente le “raccomandazioni operative per un più efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti”.
“La campagna antincendio boschivo estiva del 2018 – si legge nel testo – ha fatto registrare una forte riduzione del numero di incendi boschivi e di superfici boscate percorse dal fuoco”. Il motivo è riconducibile alle condizioni climatiche poco favorevoli allo sviluppo di roghi. La presidenza del Consiglio sollecita comunque le Regioni e le Province autonome, a cui spetta la gestione del contrasto agli incendi boschivi ai sensi della legge-quadro n. 353 del 21 novembre 2000, a mantenere una “adeguata capacità di programmazione e risposta”, verificando lo stato dei propri servizi antincendio in termini di risorse umane e di mezzi terrestri e aerei a disposizione.
I CAMPI DI AZIONE PER EVITARE GLI INCENDI BOSCHIVI
Per migliorare l’efficacia del sistema Paesi, la presidenza del Consiglio invita alla collaborazione tra enti locali, ministeri, corpi di polizia, vigili del fuoco, forze armate e prefetture. Tre i campi di azione: la prima è la “previsione delle condizioni di suscettività all’innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi”, indispensabile per “modulare l’organizzazione secondo le condizioni di pericolo attese”.
Per quanto riguarda la prevenzione, “considerato che gli incendi boschivi sono causati prevalentemente dall’azione dell’uomo”, occorre proseguire e potenziare, da una parte, l’azione di sensibilizzazione di cittadini e anche di agricoltori e allevatori, promuovendo il rispetto delle corrette norme di comportamento a tutela dell’ambiente. Dall’altra, i Comuni dovrebbero istituire e tenere aggiornato un catasto delle aree percorse dal fuoco, ed emettere specifiche ordinanze.
Vanno inoltre attuate in tempi utili le operazioni di pulizia e manutenzione dei boschi e lungo le reti viarie e ferroviarie, con particolare attenzione per i siti di interesse archeologico e culturale con maggiore afflusso turistico.
Infine, per potenziare la lotta attiva contro gli incendi boschivi vanno previste “attività formative ed esercitative, anche congiunte, tra tutte le componenti del sistema regionale di risposta agli incendi boschivi e, laddove possibile, coinvolgendo anche i gestori di servizi pubblici”. Senza dimenticare l’importanza delle flotte aeree, a cui le Regioni dovrebbero destinare adeguate risorse, affinché “l’impiego dei mezzi della flotta antincendio di Stato sia residuale e solo in concorso ai mezzi regionali”.