In California tengono un registro dei piromani
Nello stato americano più colpito dagli incendi del 2020, la California, è attivo un registro dei piromani. Sono circa 4000 e devono presentarsi alle autorità ogni anno, per tutta la vita.
Il 2020 è stato letteralmente un anno di fuoco per gli stati della costa occidentale degli Stati Uniti. Lo abbiamo visto dalle terribili immagini diffuse sul web e dai telegiornali la scorsa estate. Panorami fantascientifici con cieli totalmente rossi e arancioni, e l’aria talmente densa di fumo da oscurare il sole.
I grandi incendi del 2020
Nella sola California, lo stato più colpito, l’anno scorso sono andati distrutti 4 milioni di acri di territorio (oltre 16.000 km2, quasi quanto l’intero Lazio, un record assoluto da quando viene registrato il dato) e centinaia di migliaia di persone sono state evacuate. La spesa del Department of Forestry and Fire Protection, che si occupa della protezione dai fuochi boschivi, è arrivata alla cifra strabiliante di 3 miliardi di dollari. A quesi si aggiungono oltre 12 miliardi spesi per i danni alle strutture.
Si tratta di cifre sbalorditive, da qualsiasi angolazione le si guardi, e danno l’idea di come non si tratti soltanto di un problema ma di una vera e propria crisi.
Il dramma è da imputare soprattutto due ragioni. Da una parte ci sono i cambiamenti climatici, con l’innalzamento delle temperature medie e l’aumento nel numero di giornate annuali con livelli di calore insostenibili. Dall’altra lo stile di vita, con città che si espandono e insediamenti che entrano sempre più spesso in contatto con le zone boschive, aumentando, per via della presenza umana, la probabilità di incendi.
In California esiste un registro dei piromani
Secondo il Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti solo il 10% dei roghi nelle aree boschive ha cause naturali. Il resto è di origine antropica. Tra i principali motivi troviamo fuochi da campo lasciati incustoditi, combustione di detriti, linee elettriche abbattute, sigarette buttate per negligenza e atti dolosi intenzionali.
Per ridurre perlomeno questi ultimi, lo stato della California si è provvista già da anni di un registro dei piromani. Funziona in maniera analoga a quello dei molestatori sessuali (che qui da noi conosciamo perlopiù grazie a serie tv e film) e vi vengono inseriti tutti coloro che sono stati imprigionati per incendio doloso. Una volta usciti dal carcere, devono comunicare alle autorità il loro indirizzo e presentarsi almeno una volta all’anno, ogni anno, per tutta la vita.
L’identikit del piromane
Ma chi sono coloro che incendiano volontariamente le proprietà e le aree naturali?
Mettendo insieme uno studio pubblicato nel 2017 sull’American Journal of Psychiatry e una più vecchia ma assai particolareggiata ricerca dell’FBI degli anni ’80, ciò che esce fuori è un ritratto abbastanza definito.
Uomo (nel 94% dei casi), bianco (82%), single (66%) e con problemi relazionali evidenti. Il piromane può essere spinto da diverse motivazioni. Le più comuni sono quelle del profitto personale, dell’intento criminale, della vendetta. Ma può trattarsi anche di scarsa gestione della rabbia, del desiderio di controllo o di desiderio di compiere atti di eroismo.