Il grande incendio di Tartu
Firewall racconta i grandi incendi della storia: tragedie che hanno portato morte e distruzione, generate da eventi naturali, dal caso o dall’intervento umano. Ed è una storia di guerre e fatalità quella del grande incendio di Tartu, che nel 1775 distrusse la città che oggi si trova in Estonia, ma che allora era uno dei centri medievali più belli dell’Impero russo.
UNA CITTÀ CONTESA
Le prime tracce di Tartu risalgono al 600 dopo Cristo, quando venne eretta una prima fortificazione. La sua fondazione si fa risalire al 1030 ad opera di Jaroslav il Saggio, principe di Novgorod, che volle edificare un baluardo contro le invasioni dei popoli finnici. Nel 1224 cadde in potere dell’Ordine teutonico e mutò il nome in Derpat. Nel Medioevo fu un importante nodo di collegamento tra le città della Lega anseatica, che controllavano i commerci su gran parte dell’Europa settentrionale e del mar Baltico, e le città mercantili russe di Pskov e Novgorod.
La posizione strategica di Tartu rese la città contesa tra i popoli che si affacciavano sul mar Baltico. Nel 1704, durante la Grande guerra del Nord, la città passò dalla dominazione svedese all’Impero russo. Nel 1707, per evitare che gli svedesi riconquistassero la città e la utilizzassero come avamposto militare, lo zar Pietro il Grande fece distruggere tutti gli edifici in mattoni. Per il disperato bisogno di case, la popolazione li ricostruì utilizzando per la maggior parte in legno. E il legno, come si sa, può bruciare.
IL GRANDE INCENDIO
Due incendi colpirono la città nel 1708 e nel 1763, ma il “Grande incendio” avvenne nel 1775. Il fuoco partì in un edificio vicino alla chiesa di San Giovanni. Il vento lo spinse velocemente da un palazzo all’altro, superando – attraverso i ponti, anche questi in legno – il fiume Emajõgi che attraversa la città. Furono rase al suolo quasi 200 costruzioni in legno e oltre 40 di pietra. Altre 18 vennero abbattute per creare fasce tagliafuoco che impedissero il propagarsi delle fiamme. Alla fine dell’incendio rimasero in piedi solo 160 fabbricati, quasi tutti fuori dal centro cittadino. Tartu fu ricostruita in stile tardo barocco e neoclassico, perdendo la sua architettura medievale.
CURIOSITÀ
Uno dei pochi edifici in legno sopravvissuti al grande incendio di Tartu si chiama Casa Uppsala. Si trova poco distante dalla chiesa di San Giovanni, dove ebbe origine il grande incendio. La dendrocronologia ha permesso di datare al 1750 alcune travi dell’edificio. Nel corso dei secoli, Casa Uppsala ha avuto diverse destinazioni: bottega, macelleria, alloggio per studenti, bed & breakfast. Oggi di proprietà comunale, è stata ristrutturata nel 1996 in collaborazione con la città svedese di Uppsala, gemellata con Tartu, da cui prende il nome.