I Vigili del Fuoco, salvatori del patrimonio artistico
I pompieri mettono ogni giorno a rischio le loro vite per salvare le persone durante incendi ed emergenze di ogni tipo. Senza arrendersi, e affrontando con coraggio le difficoltà, fanno quanto umanamente possibile — e anche un po’ di più — per raggiungere il loro scopo. Tra le numerose attività che svolgono per la comunità, però, c’è anche quella di salvaguardare e proteggere il patrimonio artistico.
Indice
Il ruolo dei Vigili del Fuoco italiani nella salvaguardia del patrimonio artistico
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è stato istituito per Regio Decreto nel 1939, poi convertito in legge nel ’41. Nei suoi ruoli ha anche quello di «tutelare la incolumità delle persone e la salvezza delle cose, mediante la prevenzione e l’estinzione degli incendi e l’apporto di servizi tecnici in genere».
Tra le succitate “cose” rientrano anche i beni immobili (case, edifici, uffici, ecc.) e i beni mobili (arredi, decorazioni, ecc.) di particolare pregio storico, archeologico e artistico.
Durante un’emergenza — sia essa un incendio, una frana, un’alluvione o un terremoto — oltre a portar fuori pericolo le persone (che hanno sempre la priorità assoluta), i pompieri hanno anche il compito istituzionale di mettere in sicurezza i beni culturali, sia essi siano oggetti o interi edifici. Questo tipo d’attività, tuttavia, è iniziata, come vedremo, ben prima degli anni ’30.
Alcune tra le missioni più importanti nell’ultimo secolo
Sono innumerevoli gli esempi di coraggio e competenza di cui il corpo o i singoli pompieri hanno dato dimostrazione nel corso degli anni.
Ecco alcuni tra i più importanti e curiosi.
- Prima guerra mondiale 1915-1918.
Durante il conflitto era di vitale importanza tutelare il patrimonio artistico. Per questo in città come Venezia, Napoli e Firenze — praticamente dei musei a cielo aperto — gli edifici furono schermati con la posa di sacchi di sabbia, posti dai Vigili del Fuoco. Inoltre i pompieri portarono molte opere d’arte al sicuro in rifugi segreti. - Firenze, alluvione del 1966.
Fu uno dei più tragici eventi alluvionali mai verificatisi in Italia, e il corpo dei VV.FF fu in prima linea nel portare in salvo gli abitanti e nel proteggere le numerosissime opere d’arte a rischio. - Roma, Basilica di San Pietro, 21 maggio del 1972.
Un geologo australiano di origini ungheresi, tale László Tóth, in preda ad un raptus di follia prese a martellate uno dei più bei capolavori della scultura mondiale di tutti i tempi, la cosiddetta Pietà vaticana di Michelangelo, situata nella Basilica di San Pietro, a Roma. A bloccarlo fu Marco Ottaggio, un giovane allievo vigile volontario ausiliario, che quel giorno visitava per la prima volta la capitale. - L’incendio al Teatro La Fenice di Venezia.
Come abbiamo già avuto modo di raccontare qui, il 29 gennaio del 1996 un incendio colpì uno dei più bei teatri italiani: il Teatro la Fenice di Venezia. I Vigili del Fuoco riuscirono a contenere le fiamme e salvare la struttura. - Il salvataggio della Sacra Sindone, nel 1997.
A Torino, nella notte tra l’11 e il 12 aprile, divampò un rogo che interessò il Duomo e il Palazzo Reale, mettendo in pericolo anche la Cappella del Guarini, dov’era custodita la Sacra Sindone, che secondo alcuni porta impressa l’immagine del Cristo.
In quell’occasione i pompieri salvarono la preziosa reliquia e misero in sicurezza l’intera struttura. - Il terremoto dell’Aquila del 1997.
Il tragico evento che ha segnato per sempre il capoluogo abruzzese vide crollare al suolo non solo abitazioni, ma anche edifici storici parte del patrimonio artistico locale e nazionale. I vigili del Fuoco si sono impegnati fino allo stremo per portare in salvo le persone e mettere al sicuro le opere d’arte, guadagnandosi anche una medaglia al valore.
Le tante onorificenze per le attività relative al patrimonio artistico
Nel corso della loro storia i Vigili del Fuoco sono stati insigniti di numerosissimi attestati. Come corpo, sono 10 le medaglie d’oro al Valor Civile (e una d’argento), 4 quelle d’oro al Merito Civile (e 4 d’argento) e 3 le medaglie d’oro ai benemeriti della Cultura e dell’Arte. Quest’ultime sono assegnate dal Presidente della Repubblica «alle persone e agli enti che abbiano acquisito particolare benemerenza nel campo dell’educazione, della scuola e nella diffusione ed elevazione della cultura».
I pompieri se le sono meritate in queste occasioni:
- 1990, per l’attività di tutela del patrimonio artistico svolta fino ad allora;
- 1999, per la tutela del patrimonio artistico durante il sisma del 1997;
- 2010, per l’attività di tutela del patrimonio artistico dopo il sisma in Abruzzo.
Ne meriterebbero probabilmente molte di più, ma a queste si vanno ad aggiungere le centinaia conferite ai corpi provinciali e ai singoli pompieri.