Gli incendi di Los Angeles: la tragedia in corso

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Una serie di incendi di vaste proporzioni sta sconvolgendo l’area metropolitana di Los Angeles, mettendo in ginocchio intere comunità e lasciando dietro di sé una scia di distruzione. Mentre alcuni focolai sono stati contenuti, altri continuano a bruciare in modo incontrollato, alimentati da condizioni meteorologiche estremamente avverse e da un terreno secco a causa di una prolungata siccità, rendendo la situazione estremamente dinamica e imprevedibile.

Incendi di Los Angeles: com’è iniziata l’emergenza

Il fumo dei devastanti incendi di Pacific Palisades e Hollywood Hills copre il cielo sopra il panorama dello skyline di Los Angeles al tramonto

Tutto è cominciato la mattina del 7 gennaio nella zona di Pacific Palisades, un quartiere di Los Angeles a est di Malibu. Un incendio boschivo — favorito da piante secche conseguenza di una lunga siccità, e dai forti venti provenienti dal deserto — ha iniziato a divampare, allargandosi presto su una vasta area.
Dopo poche ore, per i medesimi motivi, è stata la volta di Eaton, un canyon che si trova nella foresta nazionale sita a nord del centro di Los Angeles. Sulle origini effettive di questo rogo e di quello di Pacific Palisades, le autorità stanno ancora indagando.

Nello stesso periodo, mentre i pompieri stavano già lottando contro questi due estesi incendi, altri, più contenuti, si sono verificati in ulteriori località dell’area losangelina.

Le cause: il vento di Santa Ana

Un aereo vola attraverso il fumo e le nuvole causati dagli incendi boschivi a Los Angeles

Gli incendi in questa stagione non sono purtroppo una novità per la California, ma quest’anno sono stati particolarmente violenti a causa dei cosiddetti venti di Santa Ana. Questi venti caldi e secchi, che soffiano dal deserto verso la costa, sono noti per alimentare rapidamente gli incendi, trasformandoli in torce fuori controllo.

Il fenomeno meteorologico è causato da una combinazione di alta pressione sulle montagne della Sierra Nevada e bassa pressione sull’oceano Pacifico, creando correnti intense che possono raggiungere velocità superiori ai 100 km/h.
Ciò rende assai difficile anche il lavoro dei pompieri, e infatti in alcuni giorni, soprattutto all’inizio dell’emergenza, ci sono state grandi difficoltà a far decollare e volare i mezzi di soccorso aerei.

La combinazione di venti forti, bassa umidità e temperature elevate ha creato le condizioni ideali per la propagazione degli incendi, trasformando vaste aree verdi in distese di cenere e macerie.

La situazione attuale degli incendi di Los Angeles

Il fumo dell'incendio boschivo illumina l'alba del mattino sul centro di Los Angeles

Nel momento in cui scriviamo, la situazione è ancora in divenire. I due incendi principali non sono ancora stati estinti, e sono scattati nuovi allarmi, oltre a ulteriori evacuazioni.
Attualmente quello di Pacific Palisades è stato contenuto al 56%. Quello di Eaton, all’81%.

Finora, in totale, la superficie interessata è stata enorme. Parliamo di oltre 23 mila (quasi 100 kmq, equivalenti più o meno al territorio di Firenze) e 14 mila acri bruciati, rispettivamente, per i due roghi più estesi. Gli altri, sommati tra loro, hanno ridotto in cenere più di 2 mila acri.
Si tratta di aree piuttosto urbanizzate, sebbene immerse nella natura. Il numero di strutture distrutte — tra residenziali, commerciali e pubbliche — supera le 15 mila. Quasi 2 mila quelle danneggiate. Più 20 mila sono quelle tuttora minacciate dalle fiamme.

L’aria nella regione è resa irrespirabile dal fumo denso, e le autorità hanno emesso avvisi di qualità dell’aria per tutta l’area metropolitana.

I morti accertati sono al momento 27. Migliaia le persone che hanno perso la casa o l’attività. Decine di migliaia quelle evacuate. Centinaia gli animali domestici dispersi.
Il costo stimato ha per il momento superato i 250 miliardi di dollari, cifra che rende potenzialmente gli attuali incendi di Los Angeles i più costosi della storia.

Le celebrità coinvolte

Vista del tramonto dall'Universal City Overlook su Mulholland Drive a Los Angeles

Trattandosi di Los Angeles, capitale del cinema e area a più alta densità di celebrità di tutto il mondo, sono molti i personaggi famosi che sono stati coinvolti nella tragedia.
Tra le star che hanno visto le loro ville distrutte troviamo Mel Gibson, Anthony Hopkins, Bella Hadid, Paris Hilton, Billy Crystal, John Goodman e Jeff Bridges. Innumerevoli le stelle costrette a evacuare dalle loro lussuose abitazioni.

Moltissimi personaggi famosi, interessati o meno dai roghi, si sono subito attivati per raccogliere fondi, aiutare i soccorsi e portare solidarietà alle persone colpite.

Le polemiche sui soccorsi

Un'autopompa dei pompieri di Los Angeles, con alcune palme sullo sfondo

La gestione dell’emergenza ha suscitato numerose polemiche. Alcuni residenti hanno criticato la lentezza dei soccorsi, denunciato ritardi negli avvisi di evacuazione e una scarsa coordinazione tra le autorità locali e statali.
I vigili del fuoco, già sovraccarichi, hanno lamentato la mancanza di risorse adeguate per affrontare incendi di tale portata.

Anche le autorità politiche sono finite sotto accusa. Alcuni attivisti hanno puntato il dito contro il governatore della California, Gavin Newsom, per non aver implementato misure preventive efficaci, come il potenziamento delle infrastrutture antincendio e la gestione dei territori a rischio. Lo stesso Newsom ha ordinato un’indagine sulla carenza di acqua e ha invitato il presidente eletto Donald Trump — che lo ha accusato di cattiva gestione e ha chiesto le sue dimissioni — a visitare la zona per valutare i danni.

Il Colosseo di Roma visto dall'esterno al tramonto