Estintori sonori per spegnere incendi
Da millenni l’uomo lotta contro il fuoco quando questo, incontrollato, minaccia persone, strutture e oggetti. Al di là di tecniche, materiali e strategie, che fortunatamente sono in continua evoluzione, i metodi per estinguere un incendio non sono poi cambiati molto nel corso del tempo. Come nell’antichità si utilizzano principalmente liquidi e polveri per soffocare, raffreddare e diluire. Nel prossimo futuro, tuttavia, potremmo avere un altro alleato prezioso: le onde sonore. Ma è davvero possibile spegnere incendi con degli estintori sonori?
I primi esperimenti
Le onde sonore si propagano attraverso l’aria, facendone vibrare le molecole.
Già nell’800 lo scienziato irlandese John Tyndall utilizzava il fuoco per alcuni rudimentali esperimenti sulla misurazione dei suoni. Accendeva una candela e poi, a debita distanza, declamava poesie studiando le diverse forme che le fiamme assumevano quando venivano “colpite” da toni di voce differenti.
Molti anni più tardi, nel 2004, uno studente della University of West Georgia, Dmitriy Plaks, fece un test simile a quello di Tyndall, provando a spegnere una candela puntandovi contro tre casse dedicate alla riproduzione di suoni a bassa frequenza. Facendo suonare un pezzo della band canadese dei Nickelback, la fiamma effettivamente si estinse.
L’interesse dei militari per gli estintori sonori
Nel 2008 il medesimo principio venne studiato dalla Darpa, l’agenzia americana del dipartimento della difesa specializzata nei progetti di ricerca avanzata. Questa riuscì a sviluppare una sorta di estintore sonoro, tuttavia troppo costoso e ingombrante per poter essere effettivamente utilizzato.
Due studenti hanno rispolverato l’idea
Nel 2015 l’idea è stata nuovamente messa alla prova, ancora una volta da alcuni universitari.
Viet Tran e Seth Robertson, due giovani ingegneri della George Mason University, in Virginia, hanno infatti progettato un woofer-estintore portatile. Questo emette onde a bassa frequenza — tra i 30 e i 60Hz — “sparate” come vortice ad anello sulle fiamme, in modo tale da spingere via le particelle di ossigeno e togliere quindi al fuoco il combustibile.
Caricato il video del loro esperimento su YouTube, i due sono diventati in breve delle piccole celebrità in ambito scientifico, e non solo. L’idea ha attirato l’interesse di una startup tecnologica, la Automation and Robotic Sciences and Artificial Cognizance (ARSAC), che insieme a Tran e Robertson sta attualmente lavorando al progetto per renderlo una realtà.
I potenziali usi degli estintori sonori
Se al momento l’utilizzo su grandi incendi è ancora difficile da immaginare, l’estintore sonoro potrebbe rivelarsi utile per i piccoli roghi, ad esempio quelli domestici.
È anche ipotizzabile un uso combinato ai droni, in modo da non mettere in pericolo l’incolumità dei Vigili del Fuoco.
Gli scienziati, inoltre, lavorano all’idea di poter sfruttare la potenza delle onde sonore per creare delle vere e proprie barriere invisibili così da evitare il propagarsi delle fiamme nel caso degli incendi nelle aree boschive.
Oltre ad arricchire l’anima, la musica, forse, in futuro salverà anche vite umane.