EDIFICI STORICI E SOTTO TUTELA: COME GESTIRE LA PROTEZIONE ANTINCENDIO
Nel caso degli edifici storici e sotto tutela, le regole tecniche di prevenzione antincendio non sono necessarie solo alla salvaguardia della vita umana, ma anche alla difesa del patrimonio culturale (costruzioni e oggetti in essi contenuti). Nella progettazione antincendio di questo tipo di edifici può risultare difficile applicare tutte le misure contenute nelle regole tecniche, perché troppo invasive o incompatibili con i vincoli storico-artistici dello stabile.
In questi casi risulta necessario ricorrere al procedimento di deroga che consente al progettista, dopo un’attenta valutazione dei rischi, di adottare misure antincendio alternative a quelle previste dalla legge.
Tuttavia, essendo alcune di queste deroghe più che ricorrenti, con la Circolare 3181/2016,i Vigili del Fuoco hanno stabilito i criteri generali per procedere, negli edifici sottoposti a tutela, alla progettazione antincendio con misure compensative e soluzioni tecniche sostitutive.
Protezione antincendio: la valutazione
La linea guida prevede la preliminare valutazione del rischio di incendio, solo in questo modo sarà possibile individuare le misure e le azioni necessarie a salvaguardare la sicurezza degli occupanti dell’edificio tutelato e di eventuali beni tutelati presenti.
La valutazione deve comprendere:
- la prevenzione dei rischi
- l’informazione dei lavoratori e delle altre persone presenti
- la formazione dei lavoratori
- le misure tecnico-organizzative destinate a porre in atto misure e azioni necessarie
articolate nelle seguenti fasi:
- individuazione dei pericoli di incendio, devono quindi essere individuati tutti i materiali combustibili e infiammabili presenti nell’edificio, e le possibili sorgenti di innesco
- individuazione dei beni tutelati presenti nell’edificio
- individuazione delle attività che si svolgono nell’edificio
- identificazione del numero e delle caratteristiche degli occupanti dell’edificio
- classificazione del livello di rischio di incendio tramite i profili di rischio e . Il primo è relativo alla salvaguardia della vita umana, identificato tenendo conto delle caratteristiche degli occupanti e dalla velocità di crescita dell’incendio. Il secondo è relativo alla salvaguardi dei beni custoditi nell’edificio.
In base al rischio d’incendio, individuato da questo procedimento di valutazione, potrà essere elaborata la strategia antincendio più adatta.
Le soluzioni tecniche
Una corretta valutazione del rischio di incendio, estesa anche al bene, permetterà di trovare le soluzioni tecniche più adatte alla mancata prescrizione della regola tecnica specifica. Queste alcune delle possibili misure aggiuntive da adottare nei progetti in deroga:
- La reazione al fuoco è una misura antincendio di protezione passiva che ha l’obiettivo di limitare l’innesco dei materiali e la propagazione dell’incendio. Nei casi in cui non siano soddisfatte le condizioni di comportamento al fuoco degli arredi, devono essere adottati requisiti equivalenti che limitino la partecipazione dei materiali alla combustione.
- La resistenza al fuoco garantisce la capacità portante delle strutture nonché la capacità di compartimentazione per un tempo minimo necessario. Nel caso di edifici tutelati, se i requisiti minimi di resistenza al fuoco non possono essere raggiunti, dovranno essere previste misure antincendio aggiuntive per garantire un livello di sicurezza compatibile con la destinazione d’uso prevista.
- La compartimentazione limita la propagazione dell’’incendio, sia verso altre attività che all’interno della stessa attività. Negli edifici tutelati l’assenza di compartimentazione può essere ammessa purché vengano attuate misure supplenti.
- La finalità dell’esodo è di assicurare che, in caso di incendio, gli occupanti possano raggiungere un luogo sicuro, a prescindere dall’intervento dei Vigili del Fuoco. Nel caso in cui l’esodo non sia attuabile, occorre garantire la protezione degli occupanti sul posto, progettando ambienti secondo le norme di sicurezza antincendio.
- Controllo dell’incendio tramite presidi antincendio (estintori, rete di idranti, impianti manuali o automatici di controllo o estinzione), che costituisco le più immediate misure di contrasto. La tipologia di estintori installati deve essere selezionata in relazione alla valutazione del rischio.
- Gli impianti di rivelazione e allarme hanno l’obiettivo di individuare un incendio il prima possibile, permettendo così di attivare in breve tempo le misure protettive. Negli edifici tutelati questi impianti non sono di difficile installazione, ma anche in questo caso i requisiti e le caratteristiche di tali apparecchiature devono essere selezionate in base alla valutazione del rischio.
- L’operatività antincendio facilita l’intervento dei Vigili del Fuoco, garantendo allo stesso tempo la sicurezza dei soccorritori. È quindi importante assicurare buone condizioni di accessibilità all’edificio e disporre di un sufficiente numero di estinguenti.