L’ingegneria della sicurezza antincendio
Cos’è l’ingegneria antincendio?
L’ingegneria della sicurezza antincendio, dall’inglese Fire Safety Engineering (FSE), è il più moderno strumento di misurazione della sicurezza antincendio di un edificio. Si basa sull’analisi delle prestazioni dei materiali e non sul tradizionale approccio prescrittivo. Per chiarire meglio, citiamo l’Inail che nel documento “Sicurezza antincendio. Valutazione del rischio incendio” dice che la Fire Safety Engineering (FSE) «si basa sulla previsione della dinamica di un incendio mediante l’applicazione di appositi modelli di calcolo, basati sulle leggi della fisica e della chimica, che regolano il fenomeno in esame». Esistono particolari edifici, soprattutto quelli storici, su cui non possono essere effettuati interventi invasivi e irreversibili. Queste strutture possono essere messe in completa sicurezza soltanto attraverso l’FSE. Lo scopo è ovviamente sempre quello di proteggere le persone, le cose, l’ambiente e beni artistici dalle fiamme.
Quando e come nasce la Fire Safety Engineering?
Fin dagli anni Cinquanta in materia di sicurezza anticendio diviene centrale la “ricerca della prestazione di una struttura”. Secondo la nuova impostazione, ogni edificio deve essere progettato per garantire precise prestazioni che, se perseguite attraversole impostazioni tradizionali, implicherebbero un’inefficienza tecnico-economica o, peggio, la mancata realizzazione. L’ingegneria antincendio fin dai suoi primi passi si sviluppa su scala internazionale. La standardizzazione delle misure antincendio è, infatti, un’esigenza che accomuna tutte le nazioni. Tant’è che l’FSE si è sviluppata soprattutto sotto il coordinamento dell’ISO.
Quali sono gli obiettivi dell’ingegneria della sicurezza antincendio?
L’ ingegneria antincendio ha il fine valutare analiticamente e quindi quantitativamente il livello di sicurezza di una struttura.
Gli obiettivi:
- progettare senza vincoli restrittivi edifici di particolare rilevanza storica e architettonica;
- valutare i piani d’emergenza attraverso una realistica proiezione dell’andamento di propagazione delle fiamme;
- analizzare le cause dell’incendio attraverso la ricostruzione delle fasi di innesco, combustione e propagazione;
- combattere gli sprechi di materiale;
- tutelare l’ambiente.
Come si inquadrano le vernici ignifughe Firewall nell’ambito della Fire Safety Engineering?
Le vernici ignifughe o intumescenti della gamma Firewall sono state formulate per limitare la propagazione di
- fuoco
- calore
- fumo
dei materiali combustibili o strutturali presenti in locali regolati dalle normative antincendio.
I formulati Firewall sono utilizzati in ambienti con grande afflusso di persone. Ci riferiamo a centri commerciali, strutture ricettive, scuole, cinema… Si tratta di edifici obbligati al rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) .
La differenza tra una vernice ignifuga o intumescente consiste nella presenza formulativa di additivi ignifughi o anti fiamma (dal latino ignis, fuoco, e fugo, che fa fuggire) o intumescenti (dal latino intumescens participio presente di intumescĕre cioè “gonfiarsi”).
Le vernici ignifughe e intumescenti della gamma Firewall rispettano scrupolosamente i parametri tracciati dall’FSE.
In particolare rispondono a questi requisiti:
- vantano una spiccata reattività alle alte temperature, inibendo l’innesco del focolaio d’incendio (resistenza al fuoco);
- contenimento dei fumi e della tossicità degli stessi:
- formulazioni a base acqua ideali per il verniciatore e per chi vive gli ambienti in quanto a scarse emissioni.