Il certificato di prevenzione incendi

Il certificato di prevenzione incendi è il documento che attesta l’adesione alla normativa prevenzione incendi. Di che cosa si tratta? Il CPI certifica che un’infrastruttura rispetta i requisiti di sicurezza antincendio e quindi delle norme previste dal Legislatore nel complesso quadro di cui fa parte anche la verniciatura ignifuga. Il certificato di prevenzione incendi è una condizione indispensabile per avviare qualsiasi attività aperta al pubblico, specie in locali molto trafficati.

Chi rilascia il certificato di prevenzione incendi?

In tutte le regioni italiane è il comando provinciale dei vigili del fuoco a rilasciare il CPI. Sono i vigili del fuoco, infatti, che attestano che un edificio, un impianto, un’infrastruttura sono conformi alle norme antincendio.

Chi deve ottenere certificato di prevenzione incendi?

È il Dpr n.151 dell’1 agosto 2011, in cui è contenuto il Nuovo Regolamento di semplificazione di prevenzione incendi, a elencare le attività che devono aver conseguito il certificato di prevenzione incendi. Le riassumiamo in tre categorie in base alla semplificatà della struttura.

• Categoria A. Sono le strutture ritenute più semplici. I vigili del fuoco in questo caso non valutano i progetti in via preventiva. I vigili del fuoco hanno 60 giorni di tempo per effettuare i controlli di rito. Effettuati i controlli, se l’esito è positivo e l’interessato ha fatto esplicita richiesta, il comando provinciale dei vigili del fuoco rilascia verbale della visita tecnica e non più il certificato. Alcuni esempi per capire che genere di strutture sono quelle rientranti nella categoria A: i depositi di bombole GPL con capacità inferiore a 300 kg e i depositi di GPL in serbatoi fissi fino a 5 metri cubi, gli alberghi dai 25 ai 50 posti letto, le scuole che contengono fino a 150 persone, gli esercizi commerciali non superiori dai 400 ai 600 metri quadri…
• Categoria B. Si tratta di edifici più complessi, infrastrutture private o pubbliche, che prima di eseguire i lavori devono sottoporre i propri progetti al vaglio del comando provinciale dei vigili del fuoco. I vigili del fuoco hanno 60 giorni di tempo per effettuare i controlli di rito. Effettuati i controlli, se l’esito è positivo e l’interessato ha fatto esplicita richiesta, il comando provinciale dei vigili del fuoco rilascia verbale della visita tecnica e non più il certificato.
• Categoria C. Si tratta di edifici più complessi, infrastrutture private o pubbliche, che prima di eseguire i lavori devono sottoporre i propri progetti al vaglio del comando provinciale dei vigili del fuoco. Quest’ultimo ha 60 giorni di tempo per effettuare i controlli di rito. Effettuati i controlli, se l’esito è positivo, ha altri 15 giorni di tempo per rilasciare il certificato di prevenzione incendi.

Le civili abitazioni necessitano di CPI?

Sempre il Dpr n.151 dell’1 agosto 2011 dispone che gli edifici utilizzati come civile abitazione debbano avere certificato di prevenzione incendi (es. condominio) se l’altezza antincendio supera i 24 metri. L’altezza antincendio è la distanza della quota di terra alla quota della finestra del piano abitabile/agibile più alto.

Cosa devi fare per ottenere il certificato di prevenzione incendi?

Innanzitutto ti devi rivolgere a un tecnico antincendio abilitato nella regione in cui devi eseguire i lavori. Spetta al tecnico antincendio abilitato presentare domanda per il rilascio del CPI al comando dei vigili del fuoco competente. Il tecnico antincendio abilitato fa un sopralluogo sull’immobile da certificare CPI e stende una relazione. Richiederà dunque un parere di conformità che sottoporrà all’attenzione dei vigili del fuoco.

Cosa devi fare per rinnovare il certificato di prevenzione incendi?

Devi rivolgerti sempre a un tecnico antincendio abilitato prima della data di scadenza del CPI. Ricorda che la data di scadenza varia in base al tipo di attività svolta all’interno dell’edificio.

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