L’incendio del MGM Grand Hotel di Las Vegas del 1980

 In grandi incendi

A Las Vegas, in Nevada, ci sono alcuni tra i più grandi hotel e casinò del mondo. Uno di essi, nel 1980, andò in fiamme, causando una tragedia in cui persero la vita decine di persone. Ecco la storia dell’incendio del MGM Grand Hotel di Las Vegas.

L’MGM Grand Hotel

Insegna di Las Vegas

Nata nel 1905 come stazione di sosta delle carovane e dei treni diretti a Ovest, Las Vegas iniziò a espandersi nel 1931, a seguito della legalizzazione del gioco d’azzardo. I primi hotel con annesso casinò videro la luce negli anni ’30 e in pochi decenni la città diventò sede di alcuni tra i più grandi alberghi del mondo.

Tra questi c’era l’MGM Grand Hotel, inaugurato il 5 dicembre del 1973 dalla casa di produzione cinematografica Metro-Goldwyn-Mayer. Costato oltre 100 milioni di dollari (equivalenti a più di 720 milioni odierni), aveva 26 piani e oltre 2100 stanze. Progettato dall’architetto Martin Stern Jr. — che diede forma alla Las Vegas dei grandi e stravaganti hotel-casinò che conosciamo oggi — fu per diversi anni l’albergo più grande del mondo e anche il suo casinò era il più grande del pianeta.

Tra ristoranti, sale da ballo, parcheggi, un cinema, una gigantesca area conferenze e decine di bar e negozi, l’MGM Grand Hotel occupava un’area di 43 acri sulla famosa Strip, la lunga via che ospita alcuni tra i più grandi hotel.

L’incendio del MGM Grand Hotel di Las Vegas, nel 1980

Vista dall'alto, nel cielo serale, di alcuni grandi hotel di Las Vegas, illuminati

La mattina del 21 novembre 1980 l’hotel era già affollato, con oltre 5000 persone, tra ospiti e personale.
Intorno alle 7.00, presso uno dei ristoranti, il The Deli, scoppiò un incendio, subito rilevato dagli addetti alla sicurezza, che chiamarono i soccorsi.
Diversi dipartimenti di pompieri arrivarono sul posto, ma nel frattempo le fiamme avevano già iniziato a propagarsi ai piani superiori, alimentato dal sistema di aerazione e dai moltissimi materiali infiammabili presenti: arredi in legno, moquette, decorazioni in plastica.

All’epoca l’hotel non era dotato di sprinkler — tra i più efficaci sistemi antincendio di protezione attiva — e non esisteva un vero e proprio piano di emergenza. L’evacuazione degli ospiti, gran parte dei quali ancora addormentati, fu dunque difficoltosa e poco organizzata. Anche per questo motivo, molte persone rimasero intrappolate. Più di 1000, invece, riuscirono a lasciare la struttura dal tetto, grazie all’intervento di molti elicotteri dell’aeronautica militare.

L’incendio, che poi si scoprì essere stato causato da un guasto elettrico, fu domato dopo diverse ore. Distrusse completamente il casinò e diverse aree dell’hotel. Soprattutto a causa dei fumi, le vittime furono ben 85, mentre il bilancio dei feriti superò i 650.
Si trattò, dunque, di una delle più grandi tragedie nella storia di Las Vegas e dell’intero paese.

Le conseguenze dell’incendio

Vista dall'alto della città di Las Vegas, con attorno il deserto

Nonostante la causa scatenante fosse stata di origine elettrica, il vero motivo del rogo — che si poteva, se non evitare, perlomeno contenere — fu la mancanza di adeguati dispositivi antincendio e l’assenza di un piano di evacuazione ben organizzato.
Essendo stato costruito prima del 1979, quando furono emanate diverse disposizioni di sicurezza per hotel e casinò, l’MGM Grand Hotel non era tenuto a rispettare alcune norme.
Alcuni mesi prima dell’incendio, tuttavia, la struttura era stato controllata da alcuni ispettori alla sicurezza. Questi evidenziarono numerose violazioni. Solo una minima parte di esse fu risolta prima dell’incidente del 21 novembre.

Fu proprio quel tragico evento a sottolineare l’importanza di normative più stringenti. Nel 1981 il governo del Nevada impose nuovi codici e nuove linee guida. Tra queste, l’obbligo di installazione di sprinkler e di rilevatori di fumo, e mappe con i percorsi di fuga da ogni camera dell’albergo.

Per quanto riguarda l’MGM Grand Hotel, esso fu ricostruito nei successivi otto mesi. Il costo fu di circa 50 milioni di dollari dell’epoca. Riaprì nel luglio del 1981 e proseguì l’attività per altri cinque anni. Nel 1986 fu venduto a un’altra società e cambiò nome in Bally’s. Nel 2022 la struttura fu nuovamente rinnovata e l’hotel diventò l’Horseshoe Las Vegas, che esiste ancora oggi.
Un altro MGM Grand Las Vegas aprì invece nel 1989 circa un miglio più a sud. Anche questo è ancora attivo.

Ciò che rimane oggi della miniera di Bois du Cazier, a MarcinelleVista della facciata anteriore del Teatro dell'Opera di Nizza