Perché sempre più aeroporti investono sul legno
Siamo abituati a vedere e a viaggiare in aeroporti costruiti essenzialmente in cemento, acciaio e vetro. Ma, nel panorama dell’edilizia aeroportuale, una tendenza innovativa sta emergendo, sfidando le convenzioni tradizionali e ponendo il legno al centro della scena. Sono sempre più numerosi, infatti, i progetti in cui questo materiale ha il ruolo di protagonista nella costruzione e la ristrutturazione di aeroporti e terminal in tutto il mondo.
Indice
Perché gli aeroporti in legno sono il futuro
La spinta verso l’utilizzo del legno negli aeroporti è guidata dalla crescente consapevolezza ambientale e dalla necessità di ridurre l’impatto dell’industria edilizia.
Il legno è un materiale rinnovabile e il suo processo di produzione richiede meno energia rispetto ai materiali tradizionali come il cemento e l’acciaio.
Alle motivazione relative ad ambiente e risorse, si aggiungono poi quelle logistiche e tecnologiche. Materiali come il legno lamellare hanno reso possibile l’utilizzo del legno in applicazioni strutturali che richiedono resistenza, sicurezza e durabilità, e in grado di sopportare carichi pesanti e tollerare l’azione degli agenti atmosferici.
Inoltre gli elementi possono essere prefabbricati, trasportati e assemblati in tempi brevi.
Il legno, infine, offre grandissime opportunità anche a livello estetico. Se infatti gli aeroporti sono spesso molto simili tra loro — l’etnologo francese Marc Augé li aveva inseriti tra i cosiddetti “non-luoghi”, cioè spazi impersonali e alienanti, ridotti alla pura funzione — l’uso di questo materiale permette di dare ai terminal un “carattere” unico.
Con gli aeroporti in legno aumenta il rischio di incendio?
Nonostante i numerosi vantaggi, l’utilizzo del legno nell’edilizia aeroportuale presenta ancora alcune sfide da affrontare. Queste includono la necessità di garantire la conformità alle normative di sicurezza e la gestione del rischio di incendio. Tuttavia, con l’innovazione continua e l’attenzione alla sicurezza, tali sfide possono essere superate.
È noto, infatti, che questo materiale può vantare un resistenza al fuoco molto elevata. Quando il fuoco attacca il legno, inizialmente la combustione interessa soltanto la parte superficiale. Questa “reagisce” sviluppando uno strato carbonioso che rallenta il progredire delle fiamme, mentre la struttura interna mantiene inalterate le sue caratteristiche meccaniche, permettendo quindi tempi di evacuazione ragionevoli e più lunghi rispetto ad altri materiali.
Grazie all’uso di vernici ignifughe, come quelle della gamma Firewall di Renner Italia, la resistenza al fuoco aumenta ulteriormente. Per questo la maggior parte delle norme internazionali obbligano strutture come quelle aeroportuali all’uso di vernici ignifughe e intumescenti.
Per quanto riguarda il rischio sismico, anche in questo caso il legno garantisce elasticità, resistenza, e capacità di assorbire energia.
Gli esempi già esistenti e quelli in via di realizzazione
Nelle Filippine, il terminal dell’aeroporto di Mactan-Cebu, il secondo più grande del paese, è un vero gioiello di architettura in legno. Realizzato meno di dieci anni fa, è stato il primo in Asia interamente in legno lamellare.
Nel 2019, sempre nelle Filippine, a Manila, è stato realizzato un nuovo terminal in legno presso il Clark International Airport.
È invece del 2017 il Terminal 2 dell’aeroporto di Oslo, in Norvegia e — per restare in Scandinavia — il Terminal 2 dell’Helsinki-Vantaa Airport ha vinto l’International Award for Wood Architecture nel 2022.
Entro pochi mesi, invece, dovrebbe inaugurare il nuovo terminal di Portland, negli Stati Uniti (con materiali quasi a km 0, trattandosi di una regione piena di boschi in cui l’industria del legno è una delle principali), mentre per il 2030 dovrebbe essere inaugurato, in Svizzera, il Dock A, che dovrebbe diventare il più grande terminal in legno a livello globale.