Perché le sequoie hanno bisogno del fuoco?
Siamo abituati a pensare il legno come a un materiale facilmente infiammabile (in realtà la resistenza al fuoco del legno è più elevata rispetto, ad esempio, rispetta a quella dei tradizionali materiali da costruzione). Di conseguenza facciamo fatica a immaginare che esistano alberi per i quali, invece, il fuoco è una risorsa utilissima. Di piante “ignifughe” — o meglio, molto resistenti al fuoco — abbiamo già parlato. Ma in questo caso tratteremo di alcuni “giganti verdi”, le sequoie, che proprio grazie alle fiamme possono prosperare e far evolvere la specie.
Le sequoie: gli alberi più grandi del mondo
Le sequoie sono una specie di alberi che appartiene alla famiglia delle Cupressacee, che include cedri, tassi e altre specie di sempreverdi.
Esistono da milioni di anni, e un tempo erano diffuse in gran parte del mondo. Nel corso del tempo, il loro habitat si è ridotto a causa dei cambiamenti climatici e dell’azione dell’uomo. Oggi, le sequoie sono presenti principalmente nelle regioni occidentali degli Stati Uniti, dove il clima e l’ambiente sono favorevoli alla loro crescita.
Nell’800 sono state reintrodotte anche in Europa, a scopo ornamentale. Ad esempio a Longarone, in provincia di Belluno, c’è la cosiddetta “Sequoia gigante di Faé”, alta 32 metri. È stata inserita nell’elenco degli alberi monumentali perché nel ’63, durante la terribile frana del Vajont, è stata l’unica pianta a non essere abbattuta dalla forza distruttrice dell’acqua. Porta ancora sul tronco una “cicatrice” dovuta alla scortecciatura.
Esistono due specie principali di sequoie: la Sequoia sempervirens, anche nota come sequoia di California visto che cresce soprattutto lungo le sue coste, e la sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum), diffusa unicamente nelle montagne della Sierra Nevada.
La sequoia gigante, detta anche wellingtonia, comprende alcuni tra gli organismi viventi più grandi e longevi del mondo, con diametri che superano i 10 metri, un’altezza di oltre 80 metri ed età che possono superare i 4000 anni. Dei veri e propri monumenti verdi, che attirano ogni anni oltre un milione di visitatori al Parco nazionale di Sequoia, che sorge appunto sulla Sierra Nevada, in California.
L’utilità del fuoco per le sequoie
Considerato storicamente un evento distruttivo per le foreste, per le sequoie il fuoco può essere un elemento cruciale per la loro sopravvivenza e la salute dell’ecosistema circostante. Le sequoie giganti, in particolare, hanno sviluppato adattamenti unici per sopravvivere ai regolari incendi forestali che si verificano nella Sierra Nevada. I boschi di sequoie giganti sfruttano il fuoco in diversi modi:
- mantenere l’equilibrio tra gli alberi giovani e quelli vecchi;
- eliminare la vegetazione che cresce intorno alle piante, creando spazio e luce per il loro sviluppo;
- debellare i parassiti e le malattie che possono attaccarle;
- stimolare la germinazione delle piante. La spessa corteccia delle sequoie giganti può impedire la germinazione dei semi all’interno, ma il fuoco può aprire la corteccia e permettere ai semi di germogliare. Inoltre, il fuoco può stimolare la crescita di nuovi getti dalle radici delle sequoie danneggiate.;
Non è raro trovare, tra le sequoie giganti, tronchi con enormi aree annerite dal fuoco. Eppure le piante stanno benissimo. Almeno finché si tratta di piccoli incendi. Tanto che nei parchi nazionali sono gli stessi agenti forestali a innescare dei roghi controllati per permettere ai giganti verdi di prosperare.
Il pericolo dei grandi incendi
Come già detto, finché gli incendi sono di piccola entità, le sequoie sono “programmate” per scampare al pericolo e, anzi, ne fanno buon uso. Ma per via dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento delle temperature gli incendi boschivi sono sempre più frequenti e distruttivi. Nel solo 2022, la California ha perso ben 36 milioni di alberi: non soltanto a causa delle fiamme, è vero, ma gli incendi rimangono la minaccia principale.
Nel 2021, un incendio ha colpito la “Foresta gigante” — l’area del Parco nazionale di Sequoia in cui si trovano più di 2.000 mila sequoie. Persino il Generale Sherman, uno degli esemplari più alti del mondo, ha rischiato di finire in cenere, tanto che il suo tronco — come quello di altre sequoie — è stato “incartato” in teli ignifughi. Nel luglio del 2022 un nuovo incendio ha minacciato la sopravvivenza degli alberi del parco, che è stato chiuso al pubblico per oltre un mese.