Che cosa sono i luoghi MA.R.C.I.
L’acronimo è indubbiamente molto efficace, ma non c’entra nulla con marcescenza, merci avariate e materiali fradici. I cosiddetti luoghi MA.R.C.I. indicano infatti quei luoghi caratterizzati da MAggior Rischio in Caso d’Incendio.
Vediamo di che si tratta.
Indice
La Norma CEI 64-8
Le Norme CEI — dove CEI sta per Comitato Elettrotecnico Italiano, organo super partes fondato nel 1909 — sono documenti che definiscono le norme di buona tecnica per prodotti, processi e impianti.
Quando si parla di conformità alla “regola dell’arte” ci si riferisce appunto a tali norme.
Emanata per la prima volta nel 1984 e poi più volte rivista, la Norma CEI 64-8 riguarda gli impianti elettrici a bassa tensione e colori che operano su tali impianti, sia a livello residenziale che industriale e pubblico.
È in questa norma, giunta nel 2021 alla sua ottava edizione, che vengono definiti i luoghi a Maggior Rischio in Caso d’Incendio, distinti dai luoghi considerati invece Ordinari.
Quali sono i luoghi MA.R.C.I.
In base alla norma, i luoghi possono rientrare nelle due categorie poc’anzi accennate:
- Ordinari;
- A Maggior Rischio in Caso d’Incendio.
Ad occuparsi della classificazione deve essere un tecnico antincendio.
I parametri presi in considerazione per tale classificazione sono diversi:
- densità dell’affollamento;
- massimo affollamento ipotizzabile;
- capacità di deflusso o di sfollamento;
- entità del danno ad animali, persone e/o cose;
- comportamento al fuoco delle strutture e dei materiali impiegati nei componenti dell’edificio;
- presenza di materiali combustibili;
- tipo di utilizzazione dell’ambiente;
- situazione organizzativa per quanto riguarda la protezione antincendio.
Sono tre le tipologie di luoghi a Maggior Rischio, un tempo definite come “Tipo A”, “Tipo B” e “Tipo C”. Nell’ultima versione della Norma CEI 64-8 sono esplicitate con tre articoli: 751.03.2, 751.03.3 e 751.03.4.
Luoghi MA.R.C.I. di Tipo A
Sono gli «ambienti a maggior rischio in caso d’incendio per l’elevata densità di affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento in caso di incendio o per l’elevato danno ad animali e cose».
Tra questi, rientrano a loro volta tre tipologie:
- luoghi caratterizzati da bassa densità di affollamento e difficoltà di esodo. Possono ad esempio essere quelle strutture molto alte, come palazzi a diversi piani e grattacieli;
- luoghi caratterizzati da alta densità di affollamento e facilità di esodo. Questo è il classico caso degli ambienti aperti al pubblico che presentano solitamente una grande quantità di persone, come cinema, i teatri, discoteche e centri commerciali;
- luoghi caratterizzati da alta densità di affollamento e difficoltà di esodo. Quando sono molte le persone presenti e la struttura è particolarmente alta. Possono essere ospedali, alberghi, case di riposo.
Come vediamo, rientrano in questa tipologia alcuni dei luoghi già obbligati obbligati per legge a utilizzare vernici antincendio come quelle della gamma Firewall di Renner Italia.
Luoghi MA.R.C.I. di Tipo B
Sono gli «Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio in quanto costruiti con materiali combustibili».
Tra di essi vi sono gli edifici costruiti in legno che non abbiano particolari requisiti antincendio. Requisiti che invece sono necessari per i luoghi pubblici e quelli aperti al pubblico. come scuole, ospedali, teatri, cinema, ecc.
Ambienti MA.R.C.I. di Tipo C
Sono gli «Ambienti a maggior rischio in caso di incendio per la presenza di materiale infiammabile o combustibile in lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito».