IL RUOLO DEL NUCLEO TAS NELLE OPERAZIONI DI SOCCORSO DEI VIGILI DEL FUOCO

 In Firewall, on fire

L’attività del nucleo TAS ha da sempre un ruolo fondamentale nel processo di acquisizione delle informazioni in contesti post emergenziali

Il nucleo TAS fa parte dei reparti speciali dei Vigili del Fuoco. Questo nucleo specializzato ha la precisa funzione di rendere fruibili ed integrabili mappature aggiornate del territorio, nelle ore immediatamente successive al verificarci dell’emergenza.

Le funzioni del nucleo TAS

Il servizio di Topografia Applicata al Soccorso (TAS) ha come scopo quello di supportare l’attività del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, fornendo un’informazione geografica avanzata dell’ambiente in cui si svolge l’emergenza. Il ruolo dei TAS è di particolare importanza nel caso in cui sia richiesto l’intervento della Protezione Civile.

L’intervento del nucleo TAS è quindi necessario a migliorare l’efficienza delle attività dei Vigili del Fuoco. L’analisi e la produzione di dati geo-referenziati permette di organizzare nel modo più efficace possibile la gestione dell’emergenza. Il nucleo TAS è inoltre in grado di riprodurre il Geographic Information System (GIS), uno strumento applicativo largamente utilizzato da tutti gli organismi che si occupano della gestione territoriale. Il nucleo TAS ha dunque un ruolo determinane per il successo di attività di soccorso, in particolar modo in quelle con un alto livello di complessità.

Quando viene richiesto l’intervento del nucleo TAS

Questo nucleo specializzato si articola nei livelli centrale, regionale e provinciale. È quindi indispensabile il ruolo di coordinamento del Servizio Centrale TAS, la cui funzione è quella di sistematizzare il lavoro dei servizi locali e di fornire loro il supporto tecnico necessario all’elaborazione dei progetti specifici. Il servizio centrale è di fondamentale importanza anche per la sua funzione di ufficio cartografico del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, cura infatti la gestione di tutti i dati geografici e i sistemi di condivisione interni ed esterni.

Ma quand’è che entra in azione il nucleo TAS? Il TAS viene mobilitato nelle prime fasi dell’emergenza, basilare è infatti la ricostruzione dello scenario e il monitoraggio delle fasi operative. Le carte topografiche, fornite dal nucleo specializzato, permettono di mostrare la situazione aggiornata in tempo reale, sia a livello macro che micro, della zona interessata dall’emergenza.

Queste mappe vengono disegnate incrociando i dati in possesso dai Vigili del Fuoco con quelli forniti dai comuni. In caso di eventi catastrofici quindi, le cartine vengono corrette ogni mattina sulla base delle indicazioni fornite delle unità presenti sul territorio e poi distribuite ai funzionari e alle squadre che operano nei diversi comuni.

Le conoscenze tecniche dei operatori TAS

Perché sia possibile migliorare l’efficienza dei servizi di soccorso, gli operatori del nucleo TAS devono possedere specifiche conoscenze tecniche.

L’operatore TAS di livello 1 è tenuto a conoscere e applicare le tecniche TAS di base finalizzate a:

  • leggere e comprendere le carte tecniche, deve cioè essere in grado di ricostruire il territorio nel quale andrà a operare sulla base dello studio di una carta topografica
  • utilizzare gli strumenti e le tecniche di orientamento, sfruttando quindi la tecnologia per la riuscita rapida e sicura degli interventi di soccorso
  • applicare tecniche specifiche in base all’intervento necessario, tecniche che, se correttamente eseguite, permettono di operare in maniera rapida ed efficace.

L’operatore TAS di livello 2 è tenuto a conoscere e applicare le tecniche avanzate finalizzate a :

  • gestire la cartografia digitale e cartacea allo scopo di monitorare la dislocazione dei singoli automezzi e del personale impegnati nelle attività di soccorso
  • realizzare mappe utili a specifiche situazioni in modo da riuscire a supportare le azioni di pianificazione e strategia da utilizzare
  • produrre informazioni sugli specifici interventi che saranno poi utilizzati per indagini, studi di fattibilità o statistiche successivamente all’evento catastrofico
  • produrre mappe cartografiche specifiche, utili per la gestione di eventuali interventi futuri.
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