INCENDI BOSCHIVI: PREVENIRLI È POSSIBILE

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L’estate è spesso tragicamente caratterizzata dagli incendi boschivi, ma possiamo fare qualcosa per evitarli

Con l’arrivo del caldo ritorna il rischio di incendi boschivi. Lo scorso anno è stato un anno da dimenticare per quanto riguarda la flora italiana. Nel 2017, ad andare in fumo sono stati oltre 140 mila ettari di boschi, quasi il triplo di quelli persi nel 2016. La Protezione Civile ha stimato che, negli ultimi 30 anni, ammonta al 12% il patrimonio forestale perso a causa degli incendi nel nostro Paese. La prevenzione degli incendi boschivi è però possibile attraverso azioni mirate quali la pianificazione del taglio degli alberi e la formazione di personale addetto alla sorveglianza. È quindi fondamentale non solo intervenire con prontezza nel momento dell’emergenza, ma anche lavorare sulla prevenzione.

Per evitare gli incendi boschivi c’è quindi bisogno che le amministrazioni, i gestori privati ma anche i singoli cittadini mettano in atto delle semplici azioni capaci di ridurre in maniera notevole il rischio di incendio.

Ridurre il rischio di incendi boschivi non porta solo benefici all’ambiente, ma anche all’economia del Paese. Prevenire un incendio costa circa 8 volte meno che spegnerlo.

Incendi boschivi: cosa fare per prevenirli

Il PEFC Italia ha indicato alcune semplici azioni da mettere in atto per salvaguardare il territorio.

  • Gestione di boschi e foreste. L’abbandono colturale è uno dei gravi problemi del settore forestale italiano. Il taglio periodico degli alberi contribuisce ad alimentare la crescita degli esemplari più giovani a scapito di quelli malati e secchi, che sono più a rischio incendio. Un monitoraggio costante delle risorse forestali è quindi il più efficace strumento di prevenzione.
  • Pulizia del sottobosco. Questa operazione aiuta a controllare il problema degli incendi boschivi. Un territorio curato rappresenta infatti un ostacolo alla propagazione delle fiamme. Quando interviene una mancata manutenzione del sottosuolo, l’acqua piovana o i torrenti non riescono ad impregnare il terreno che si secca e diventa quindi più facilmente infiammabile. Lo stesso discorso vale per le aree verdi urbane, la cui erba deve essere tagliata con regolarità.
  • I rifiuti abbandonati. I rifiuti abbandonati al limitare delle aree boschive o all’interno delle stesse possono essere veicolo di incendio. Inoltre, nel caso in cui i rifiuti prendessero fuoco, i fumi sprigionati dalla combustione costituirebbero un grave rischio per la salute dell’ambiente e dell’uomo.
  • Creazione di punti d’acqua. Una buona viabilità forestale e la presenza di punti d’acqua sono fondamentali per intervenire in maniera celere in caso di incendi boschivi. C’è inoltre bisogno inoltre di infrastrutture, come i punti di atterraggio per gli elicotteri, che agevolino le operazioni dei Vigili del Fuoco.
  • Campagne di sensibilizzazione. Informare anche i singoli cittadini sulle norme di sicurezza da rispettare quando ci si trova all’interno di un bosco è importante per prevenire incendi di natura dolosa. Avviare campagne di sensibilizzazione è importante anche per insegnare ai cittadini che il bosco non solo produce ossigeno e assorbe anidride carbonica, ma anche il fondamentale ruolo di tutelare l’assetto idrogeologico del territorio.