FORMAZIONE ANTINCENDIO: LA GESTIONE DELL’EMERGENZA NEI LUOGHI DI LAVORO

 In Firewall, on fire

Nei luoghi di lavoro è prevista la presenza di un addetto al Servizio di Prevenzione Incendi

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha pubblicato la circolare 1/2018 in cui detta le indicazioni necessarie a una corretta gestione dell’emergenza e cioè all’applicazione dell’art. 34, comma 1, del D.Lgs n. 81/08. Tale Decreto impone al datore di lavoro compiti di primo soccorso, prevenzione incendi e di evacuazione.

Quest’obbligo, non impone però che sia necessariamente il datore di lavoro a occuparsi della gestione dell’emergenza da solo, questi ha però l’obbligo di designare i lavoratori incaricati a mettere in atto il piano le misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, del piano di evacuazione in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e in generale di gestione delle emergenze in azienda. Per un’ottimale gestione dell’emergenza, il datore di lavoro ha inoltre il dovere di adeguare le misure sopra elencate alle dimensioni dell’azienda o dell’unità produttiva e al numero di persone presenti. Ai fini delle designazioni, cioè, il datore di lavoro deve tenere conto delle dimensioni dell’azienda e dei rischi specifici della stessa.

Gestione dell’emergenza: i compiti dell’addetto antincendio

La nomina dell’addetto antincendio viene solitamente conferita in occasione della Riunione Periodica, durante la quale vengono valutati i rischi e quindi disposta la procedura di gestione delle emergenze. I lavoratori scelti per la gestione dell’emergenza non possono rifiutare il loro incarico, a meno di giustificati motivi.

Spetta quindi agli addetti alla gestione dell’emergenza individuare i rischi presenti nel luogo di lavoro, stabilire un piano di emergenza per l’evacuazione, mantenere in condizioni di efficienza le attrezzature di protezione antincendio e controllare, al termine delle normali attività aziendali, che l’erogazione di energia elettrica venga interrotta.

Gestione dell’emergenza: le attività di controllo

La regolare attività di controllo, verifica e manutenzione, che gli addetti alla gestione dell’emergenza sono obbligati a svolgere, riguarda:

  • estintori
  • idranti
  • porte REI
  • uscite di sicurezza
  • maniglioni antipanico
  • illuminazione di emergenza
  • pulsanti di sgancio per la corrente elettrica
  • controllo, verifiche e manutenzione dell’impianto elettrico di terra
  • pulsanti di allarme
  • valvole di intercettazione gas infiammabili o esplosivi
  • rilevatori di incendio e dispositivi di spegnimento automatico dell’incendio
  • dispositivi di primo soccorso.

Se i lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza sono obbligati a verificare il corretto funzionamento dei dispositivi sopra elencati, è tuttavia necessario ricordare che il piano di emergenza aziendale per la prevenzione incendi deve essere sostenuto da tutto il personale presente in azienda.

I lavoratori addetti alla gestione dell’emergenza devono inoltre ricevere un’adeguata formazione e un aggiornamento periodico.

Gestione dell’emergenza: le classi di rischio

I corsi di formazione, che gli addetti alla gestione dell’emergenza sono tenuti a seguire, devono essere adeguati al livello di rischio di incendio individuato in azienda.

Di seguito sono elencate le classi di rischio di incendio.

  • Rischio basso. Appartengono a questa classe tutte le aziende in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio. In caso di incendio, la propagazione è da ritenersi limitata.
  • Rischio medio. Appartengono a questa classe tutte le aziende in cui sono presenti sostanze infiammabili o condizioni locali e di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la possibilità di propagazione è da ritenersi limitata.
  • Rischio alto. Appartengono a questa classe tutte le aziende in cui sono presenti sostanze altamente infiammabili o condizioni locali e di esercizio che, con grande probabilità, possono favorire lo sviluppo di incendi. Nella fase iniziale d’incendio, sussistono inoltre forte probabilità di propagazione delle fiamme.